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Habitat dei tartufi in Oltrepò.

Come tutti i funghi, anzi come tutte le piante in generale, i tartufi vegetano solo dove le condizioni ambientali risultano idonee alla loro crescita e riproduzione. Inoltre i tartufi, in quanto organismi simbionti, necessitano della presenza di specie vegetali con cui instaurare micorrize.tartufaia bianco

Il tratto di terreno ove si possono rinvenire i tartufi viene denominato tartufaia (sopra, foto di una tipica tartufaia di bianco). Spesso la presenza di una tartufaia di tartufi neri viene rilevata osservando l'assenza di vegetazione erbacea attorno alla pianta micorrizata; questo tratto di superficie è generalmente denominato pianello. In esso la crescita delle erbe risulta impedita da ormoni e da antibiotici prodotti dal micelio del tartufo (sotto, foto di una tartufaia di estivo). Invece il tartufo bianco pregiato non inibisce la crescita della vegetazione erbacea con cui entra in contatto, per cui non si rileva alcun pianello nelle tartufaie di T. magnatum.tartufaia estivo

I tartufi neri inoltre risultano piuttosto competitivi rispetto ad altri funghi, così da riuscire a vegetare anche nei boschi, sia pur radi e con lettiera ridotta. Il tartufo bianco invece risulta poco competitivo nei confronti dei miceli di altre specie fungine, e pertanto vegeta unicamente in aree marginali; in particolare in zone di transizione ecologica (bordi di campi, arbusteti, boschetti radi) oppure in terreni continuamente rinnovantisi (fossati, golene ecc.). Ne consegue che ove è presente T. magnatum difficilmente si rinvengono tartufi neri.

Suolo e clima.

Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato), come anche la maggior parte dei tartufi neri, cresce esclusivamente in suoli che presentano un'elevata percentuale di carbonato di calcio.

Territori Vittadiniani dell'Oltrepò Pavese

In particolare, predilige suoli alluvionali derivanti dalla disgregazione di marne (rocce prevalentemente calcareo-argillose) ed arenarie (sabbie cementate da una matrice generalmente argillosa o calcarea). Un suolo adatto T. magnatum deve presentarsi aerato e con un sufficiente grado di umidità. La percentuale ottimale di humus si aggira attorno all’8-10%. Il pH inoltre deve risultare pressoché neutro.

Per la crescita del tartufo bianco il clima ideale e temperate e abbastanza piovoso: questo tartufo infatti non tollera lunghi periodi di siccità estiva. L'escursione altitudinale entro cui vegeta varia in genere tra 100 e 400 mt. La fruttificazione avviene solo con temperature non eccessivamente rigide, raramente inferiori a zero gradi centigradi.

Tuber borchii (bianchetto) si adatta bene a suoli argillosi ed a clima temperato, ma presenta un'ampia adattabilità ecologica, in quanto vegeta anche nelle pinete litoranee in suoli sabbiosi, tollerando la siccità estiva.

Anche i tartufi neri, in genere, si adattano a condizioni di suolo (edafiche) e di clima piuttosto ampie.

Tuber melanosporum vegeta in terreni calcareo-argillosi con una percentuale ottimale di humus attorno al 5+7%; deve essere presente una percentuale di brecciame che permetta al suolo di essere sufficientemente aerato e drenato. I1 pH ottimale é leggermente alcalino. Questo tartufo predilige inoltre terreni soleggiati e climi caratterizzati da primavere abbastanza piovose, da estati asciutte e non eccessivamente calde e infine da inverni non rigidi. L‘escursione altitudinale spazia da circa 300 a 1000 mt e più.

Tuber aestivum (scorzone) presenta un vasto areale di crescita, adattandosi a climi anche molto diversi, purché caratterizzati da precipitazioni primaverili ed estive. Il suolo anche in questo caso deve presentare un’elevata componente calcarea. L‘escursione altitudinale spazia da circa 300 a 1000 mt e più.

In Tuber mesentericum si riscontra la più ampia adattabilità ecologica, essendo rinvenibile ad oltre 1500 mt di quota con regimi di elevata piovosità e in suoli con pH abbastanza acidi.

Si sottolinea infine come Tuber macrosporum (tartufo nero liscio) presenti esigenze ecologiche simili a quelle del tartufo bianco, spesso condividendone le stazioni di crescita.